Un pacifico e curioso incontro

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  1. Alia Chandra
     
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    Regno d'Atermyra

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    Annuì all'affermazione del saggio parente di Huo, anche se prestò poca attenzione: spalancò gli occhi alla reazione brusca e improvvisa di Huo, un desiderio di sfogare quella rabbia repressa per qualcosa che, almeno per la giovane fanciulla, era totalmente ignoto.
    Oramai quel movimento e lo stesso ragazzo avevan attratto la sua attenzione.
    Quel ragazzo si portava un fardello fin troppo grande, era deducibile dalle sue reazioni, e forse anche da troppo tempo.
    "Per quanto mi ostini a tenerlo qui, ancora non riesce a superare quel trauma. Nonostante tutti gli anni passati." parole che trasmettevano un senso di angoscia in Alia.
    Ricordava la sua infanzia nella Città dei Cieli: aveva sempre dato il meglio di sè in tutto, ha sempre cercato di risultare "superiore", senza essere egocentrica, cosa che non era mai stata.
    Un po' per soddisfazione personale, un po' per dimostrare le proprie capacità, cercare di impegnarsi al massimo per essere tra le migliori da sempre era stato un obiettivo che bramava di raggiungere.
    Ma Atermyra non era fatta per lei; non lo erano neanche le altre nazioni: non poteva rimanere costantemente ancorata in un luogo, legata ad una routine che, prima o poi, avrebbe reso la sua vita monotona e priva di significato.
    Aveva bisogno dell'adrenalina, del brivido che scorreva lungo la colonna vertebrale.
    Doveva dimostrare di esser qualcuno degno di nota, e per essere quel qualcuno doveva essere ricordata per gesta nobili e non solo.
    Credeva valesse per tutti i suoi coetanei, più o meno giovani.
    Invece, vedere il giovane di Kou rimanere appollaiato davanti ad una finestra, dannandosi per la posizione in cui si ritrovava, incapace di fare qualunque cosa per migliorare...
    E se semplicemente fosse lui il problema?
    Non aveva lo stimolo sufficiente per cambiare il proprio destino?
    Non era abbastanza volenteroso?
    Chissà.
    Alia portò pollice e indice in prossimità del mento, carezzandolo pensierosa, mentre sulle iridi ametista era riflessa la figura tenebrosa e burbera del giovane.
    Sentiva una sensazione che avrebbe potuto definire con una sola parola: pena.
    Provava pena per lui.
    Non poteva sopportare l'aria d'inettitudine che avvolgeva Huo, non aveva senso che lui fosse lì senza alcuna ambizione.
    "Miss Alia..."
    La cordialità - di cui il nipote peccava - permise alla biondina di tornare con i piedi per terra; scosse velocemente il capo per riprendersi, sfornando poi un sorriso equivalente alla stessa gentilezza appena mostrata dall'anziano proprietario della locanda.

    《L'onore è anche mio, è sempre un piacere rapportarsi con gente di etnia diversa... si possono apprendere tante cose.》

    Le dita giocherellavano con una ciocca di capelli dorata, la quale creava una spirale perfetta.
    Si spostò dall'Altopiano Tenzan fino a Kou ma, rispetto agli altri "pellegrinaggi", quello era stato il più faticoso... e tutto era testimoniabile dalla sciabola che, con cura, nascondeva tra il mantello blu notte e il proprio corpo d'amazzone, non eccessivamente formoso ma ben allenato.

    《Ho dovuto affrontare fatiche peggiori, non c'è bisogno di preoccuparsi, sono ancora in forma.》

    Come una classica donna Atermyrana, Alia mostrò quello spirito fiero e orgoglioso che - quasi - mai l'avrebbe portata a mostrarsi debole.
    Era abbastanza intelligente da sapere quando qualcuno aveva bisogno di una mano e quando no, lo stesso valeva per lei, ma quel lato caratteriale così peculiare era difficile da eliminare.
    Quando nuovamente la voce profonda dell'interlocutore di fronte a lei iniziò a rieccheggiare per il locale, ormai popolato solamente dai tre, le orecchie si raddrizzarono per udire chiaramente ogni singola parola emessa dalle sue corde vocali.
    Si sorprese della grande ars eloquentia che caratterizzava Ihro, una parlata così fluida ed elegante non era tipica di tutti, ovviamente.
    La mina scorreva lungo il foglio bianco, segnando ogni tipo di informazione fondamentale per la propria enciclopedia.
    Solo quando finì di parlare, Alia potè mostrare un sorriso soddisfatto, quanto amava apprendere cose nuove.
    Peccato che quella gioia durò poco, quando lo sguardo incrociò nuovamente il corpo di Huo.
    E più fissava entrambi, più in sè nasceva e cresceva il desiderio di conoscere cosa mai turbasse tanto il giovane.
    Ma ogni cosa al suo tempo, prima il dovere, poi il piacere.

    《La ringrazio ancora per la disponibilità concessa da entrambi.
    Tuttavia avrei un'altra curiosità da soddisfare: ho appreso riguardo le tribù della zona, delle due festività famose a Kou... magari lei sarà in grado di illuminarmi riguardo l'arte militare che caratterizza la nazione, come si rapporta con gli altri...
    Credo che lei sia in grado di aprirmi gli occhi a riguardo.》

    Lo avrebbe spremuto di tutte le nozioni fosse in possesso, quando iniziava una cosa la terminava come si deve, a prescindere dai metodi utilizzati.
    La presenza di Huo era quasi inesistente, era come un fantasma, che da lontano osservava per chissà cosa.
    Voleva ascoltare le domande?
    O aveva paura di qualcosa?
    Era un continuo mistero, e si dannava per la propria voglia di conoscere, influenzava tutto.

    *... magari potrei fare qualcosa.*

    Sapeva benissimo che era meglio non immischiarsi nei problemi altrui, e mai lo avrebbe fatto, ma avrebbe tentato di spronarlo a far qualcosa.
    Non ora, aveva prima da fare... ma non sarebbe sfuggito alla propria attenzione.
     
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26 replies since 7/5/2017, 19:50   158 views
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