Un pacifico e curioso incontro

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  1. Alia Chandra
     
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    Più la discussione proseguiva nel tempo, più il ragazzo svelava parte, se non tutto, il suo passato alla vagabonda, una persona conosciuta da nemmeno un giorno ma che era riuscita a conquistare, almeno in parte, la sua fiducia.
    Per essere una futura leader di un esercito, di un popolo, o semplicemente una persona saggia, in grado di diffondere il proprio verbo, bisognava esser dotati di un forte carisma; Alia non poteva porsi sullo stesso livello di grandi re o nobili soggetti, non possedeva un carisma simile, ma allo stesso tempo non peccava di tale mancanza.

    "Ho sempre temuto che prima o poi sarebbe morto, volevo restare con lui e proteggerlo."

    Alia scosse la testa, il tutto seguito da un sospiro.
    Era una nobile decisione rinunciare alla propria libertà per proteggere l'unico che aveva permesso la sua sopravvivenza, l'unico membro familiare degno di questo appellativo, ma allo stesso tempo stupida, e la bionda lo aveva capito.

    《La tua presenza qui non è altro che dannosa. Potrai proteggerlo da un semplice bandito, ma non da un intero gruppo, non ne sei in grado.
    Inoltre rimanere fermi in un luogo, seppur nascosti, aumenta le probabilità di esser rintracciati.
    Non credo che debba spiegarti io cosa è giusto o no fare, hai abbastanza materia cerebrale per arrivarci.》

    Quel ragazzo sembrava avere del potenziale, sicuramente era un soggetto molto riflessivo, ma che aveva maturato una certa vena pessimistica.
    Come biasimarlo, tuttavia doveva lavorare per eliminare tutti quei difetti che lo rendevano debole e inetto.
    Il primo obiettivo era portarlo al di fuori del territorio di Kou, dove era vulnerabile sotto tutti i punti di vista: se mai fossero giunti lì, avrebbero avuto diversi vantaggi, non solo ambientali, ma anche a livello di numero e abilità.
    Il problema non si presentava tanto per Alia, ma un ragazzo del genere, in una situazione così, sarebbe stato d'intralcio.
    Sarebbero passati per la Valle della Luna, anche se ciò significava ripercorrere zone da lei già esplorate...
    Non era un enorme problema, alla fine tante erano le vie che potevano portare alla meta.
    Il silenzio della notte tornò per pochi attimi a regnare in quel villaggio: Alia aveva lo sguardo perso nei propri pensieri, dedita ad organizzare le prossime "mosse", tutto per dare una semplice spinta a quello che, apparentemente, era un caso disperato.
    Fortunatamente non trovo intoppi esagerati, sarebbe riuscita ad ottenere le classiche informazioni a lei tanto care e, allo stesso tempo, aiutare un povero fanciullo a combattere il destino avverso.
    Gli occhi color ametista continuavano imperterriti ad osservare il vuoto, fino a che una frase colse la sua attenzione.

    "Non mi crea problemi a venire nella capitale e accompagnarti. Ti serve qualcuno che conosca le strade del posto e le persone giuste che potrebbero aiuta..."

    Un sorriso nervoso apparve rapido sul volto della giovane donna, mentre la propria mano, lesta, andava ad afferrare quella che era la sciabola nascosta tra il mantello da lei indossato e il proprio corpo; in quello che era un attimo, la lama lucente si trovava puntata alla gola di Huo, mentre uno sguardo severo scrutava la figura con aria quasi minacciosa.
    La voce lasciava intendere il fastidio che l'affermazione aveva creato in lei, cosa che avrebbe spiegato poch'anzi.

    《Sei per caso un idiota?!》

    Sentenziò con le iridi puntate sul suo volto giovanile.

    《Hai appena affermato di essere ricercato e vuoi andare nella tana del lupo?
    Hai idea di quali conseguenze possa portare questa decisione?》

    Sbuffò prima di porre nuovamente la lama lungo il fianco, evitando di spaventare ulteriormente il ragazzo.
    Quella lama che per lei era sacra, su cui era impressa la stella che simboleggiava la propria faticosa conquista.

    《... e comunque so orientarmi, non ho bisogno di una guida turistica.》

    Solo dopo essersi calmata e aver ripreso un atteggiamento "consono" ad una fanciulla, potè rinfoderare l'arma, spostando poi qualche ciocca ribelle che, prontamente, aveva ostacolato la visuale a causa dei movimenti bruschi.

    《Tu rimani qui, prepari la tua roba e attendi il mio ritorno.
    Senza se, senza ma.》
     
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26 replies since 7/5/2017, 19:50   158 views
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