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La sua servitrice era tornata con in mano un bastone nero con in mezzo incastonata una pietra blu, ne aveva visti di simili dai maghi di Remano, ad esempio da Haiden, un giovane Mago non che figlio del preside di una scuola di combattimento, solo che il suo era di colore e forma diversa. Quindi l'albina era una maga, e questo lo metteva più allerta, non doveva sbagliare nessun passo, accontentarla nei suoi capricci e svignarsela quando nessuno se ne sarebbe accorto, di certo non gli avrebbe dato la caccia per tutto il mondo no? Forse...si, sperava comunque di no, ma poteva aspettarsi di tutto da quella ragazza di bassa statura.
Ascoltò con attenzione le parole della nobile, valutando bene la richiesta, una spedizione di caccia nel continente oscuro? Cathargo era la sua meta principale, e dato che doveva comunque attraversare Heliohapt, decise di fare una piccola sosta nel regno, una sosta andata a male per colpa di una certa persona.
Motivo per cui si stava dirigendo verso Cathargo? Semplice curiosità, voleva vedere come era fatta la terra d'origine dei suoi simili, tante storie aveva sentito provenire da quella terra selvaggia ma allo stresso tempo bellissima.
Il Continente Oscuro, una vasta area dove picchiano i caldi raggi del sole, ma tanti alberi vi erano a fare ombra, alberi che producono tante varieta di frutti deliziosi, dimora di grandissimi animali, soprattutto, la casa dei Fanalis, i famosi Leoni Rossi. Non vedeva l'ora di metterci piede su.
Incrociò le braccia, per un paio di minuti rimase a fissare il vuoto, concentrato, pensando bene ai pro e i contro che stavano dietro la richiesta dell'albina, da quel che aveva capito dopo aver completato la commissione poteva finalmente sbarazzarsi di lei, e poi un piccola caccia non poteva di certo recare alcun problema o difficoltà al giovane gladiatore, anzi la trovava abbastanza divertente come proposta.
Ripuntando gli occhi sulla ragazza, annuì leggerente, acconsentendo così alla sua richiesta.
<< Affare fatto, ti accompagnerò al Continente Oscuro e ti procurerò ciò che vuoi, a patto che dopo questa spedizione mi lasci in pace. >>
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Tyrsa El Ashall.
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Il suo capriccio nell'ottenere qualche esotica creatura del continente oscuro ormai era sempre più insistente, doveva a tutti i costi organizzare una spedizione, sebbene ancora non si fosse preoccupata di propagandare la faccenda, le sarebbe bastato poco per far spargere la voce a tutta Heliohapt, e magari anche oltre.
I secondi di intesa diventano sempre più lunghi, dove aspetta che l'altro finisca di valutare la scelta, non che gli avesse dato altre possibilità, ma comunque lo fissa impazientemente, sentendosi anche fin troppo buona di quelle permissioni date.
La conferma finale risulta positiva, il che non può che compiacerla visto che un gladiatore dovrebbe essere ben disposto al combattimento, potrà tornarle molto utile, anche se rimane sempre fin troppo sfrontato.
<"Mi lasci in pace"?> Citando le sue ultime parole. <dovresti anche essere fin troppo grato per la mia bontà e clemenza!> Un altro nobile avrebbe già ordinato alle guardie di tagliarli la lingua, come minimo. <comunque sì, una volta terminato questo piccolo compito, sarai libero di tornare alle tue... faccende.>
Arricciando leggermente il naso, sdegnata. Per lei i paesani comuni sono solo dei perditempo che non fanno altro che lamentarsi, visione piuttosto chiusa e decisamente poco realistica, ma non ha mai avuto riscontro dai suoi pensieri.
<sarà meglio che la tua abilità nel combattimento sia tanta quanto quella che hai nell'essere sfrontato e ingrato.> Una sorta di sfida che pone nuovamente all'orgoglio dell'altro. <se mi dovessi risultare d'intralcio, di certo non mi farei problemi a lasciarti indietro.> Un avvertimento, fatto più per testare la tenacia dell'altro.
<ah! E se ti passasse per caso l'idea di scappare, ricorda che dalla mia posizione non ci metterei molto a parlare della tua insolenza alla famiglia reale. Di certo una vita da ricercato non è proprio il massimo.>
Un sorriso divertito le sfugge dalle labbra, in quella che è a tutti gli effetti una minaccia, o un monito piuttosto diretto.. -
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Un fanalis poteva essere provocato in tutti i modi, ma dubitare delle loro capacità innate non doveva essere fatto, colpiva il loro orgoglio, riuscì comunque a trattenersi dal fare una scenata, che quella in cui si trovava in quel momento era già abbastanza, soprattutto non disse nulla perché finalmente i due erano arrivati ad un accordo che andava bene a tutti e due e non gli sembrava il caso di rovinare il tutto con un'altro dei suoi commenti poco graditi dalla nobile, e l'unica cosa che fece fu mandare un'occhiataccia glaciale all'albina.
<< Sono io a dovermi preoccupare se mi rallenti, se lo farai sarò obbligato a lasciarti indietro, anzi, ho una soluzione migliore, perche non rimani a casa a giocare con le bambole e lasci il lavoro ai grandi? È pericoloso per le bambine andare in posti come quelli anche se in compagnia. >>
Era ancora sicuro dell'idea che l'albina abbia si e no sedici / quindici anni, perché il suo aspetta dava quell'idea, giustamente non si era azzardato a chiederle l'età, sapeva che le donne si arrabbiano quando gli viene posta quella domanda, perciò decise di non chiedere nulla, visto il carattere schizzinoso e narcisista della nobile, non poteva sopportare un'altra sua messa in scena.
<< E perché mai dovrei scappare? Credi che una semplice spedizione di caccia mi faccia paura? >>
Disse con non curanza, la sua minaccia non lo aveva smosso nemmeno un po, anzi sapere di avere una taglia sulla propria testa lo eccitava, una vita da ricercato la trovava abbastanza divertente, il pericolo lo divertiva, alcuni amici lo prendevano pure per pazzo.
<< Comunque quando si parte? E soprattutto, parlami dei dettagli per sapere almeno che tipo di animale gradisce sua maestà. >>
Come sempre, il sarcasmo non manca mai, gli corre proprio nel sangue.. -
Tyrsa El Ashall.
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I suoi toni non sembravano cambiare più di tanto, un approccio a dir poco sfrontato e diretto che colpisce la giovane nobile nell'orgoglio, di certo essere paragonata a una bambina non poteva che imbestialirla.
<non sono mai stata interessata alle bambole, stupidi giocattoli per far giocare gli stupidi bambini.> L'espressione leggermente schifata le dipinge il volto. <fin da piccola mi sono incentrata nello studio e nell'apprendere la magia e ora, posso ritenermi all'altezza di qualsiasi avversario.> Le sue doti, unite al suo narcisismo, la portano a pensare di essere invincibile. <potrei benissimo farcela anche senza di te, ma in qualche modo devi scontare la tua pena.> Una bugia condita nella verità.
Almeno non sembra intenzionato a scappare, le aveva appena dimostrato il coraggio che aveva bisogno per quella spedizione, di certo portarsi dietro un peso morto sarebbe stato solamente problematico.
<chiedevo, non si sa mai cosa vi passa per la testa a voialtri...>
Diversificandosi nuovamente da lui, ponendosi in un ceto sociale diverso, quasi come se fossero di razze differenti.
Deve solamente portare molta pazienza, ormai gli serve e ha stabilito quell'accordo, non può avere ripensamenti, anche se l'idea di punirlo in qualche altro modo ancora le passa per la testa.
<si partirà non'appena riterrò che la spedizione sarà al completo, tu nel frattempo potrai fare le cose che fai normalmente, non so... correre? Rotolare, insomma, qualunque cosa che fate solitamente.>
Non sa esattamente cosa fanno i comuni cittadini per vivere e la cosa non le interessa affatto, ha la sua visione del mondo, oscurata dalla sua arroganza.
Non recepisce minimamente il sarcasmo altrui, dopotutto quell'appellativo trova che le calzi alla perfezione, pensando che forse ha capito cosa significhi rispettarla
<l'animale non l'ho ancora scelto, vedrò sul momento, voglio solamente qualcosa che risalti la mia bellezza e la mia importanza; un cucciolo magari, forse qualcosa di magico, speciale.>
Risponde con pacatezza, un desiderio che per lei equivale a una necessità pura, dopotutto non le è mai mancato nulla.. -
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<< Correre, rotolare? Parli come se provieni da qualche altro mondo e non sai com'è la vita umana...mi sorprendi sempre di più... >>
Più i minuti passavano in sua compagnia, più si sorprendeva della persona che è.
<< Da questa spedizione ne usciranno di tutti i colori...>>
Borbottò tra se e se, guardando per terra, mettendosi le mani in tasca, rialzò di nuovo lo sguardo impassibile verso la nobile, ascoltando con attenzione ciò che aveva da dire, ma purtroppo l'albina non rispose al cento per cento alla sua domanda, e questo non fece altro che farlo arrabbiare di più, desiderare così tanto qualcosa, ma che alla fine non si sapeva nemmeno cosa?
Con un sospiro cercò di calmarsi, la situazione era stata risolta, non poteva rovinare tutto per colpa di un'altro suo attacco di rabbia, per di più la ragazza aveva detto che poteva "punirlo" (anche se alla fine quella spedizione per lui non era proprio una punizione) in qualche altro modo, e non voleva altri problemi da lei, che viaggiare in sua compagnia era già un problema.
<< Eh...non ha aiutato molto, ma troveremo comunque qualcosa, dicono che nel continente oscuro ci sono stranezze di tutti i colori. >>
Tra cui i Fanalis, ma quest'argomento non voleva tirarlo fuori in sua presenza, sapeva bene che la schiavitù era una cosa comune ad Heliohapt, e sapeva bene quanto i Fanalis erano desiderati da chi fa uso di schiavi, tra cui ovviamente lei, e a giudicare da quel che aveva capito in quei minuti di litigio, pareva una persona che non si metteva l'anima in pace finché non otteneva quel che desiderava.
Non doveva far intendere le sue origini, e grazie al suo aspetto poco più diverso da quello dei suoi simili non attirava molta attenzione.
<< Bene questo vale a dire che sarò bloccato qui ad Heliohapt finché non ti deciderai di partire? Va bene, suppongo non avrai difficoltà nel trovarmi quando dovremo andare. >>. -
Tyrsa El Ashall.
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Per la sua visione del mondo, lei si riteneva un essere superiore agli umani, superiore a tutti, quindi quelle parole in un certo senso non possono che essere veritiere.
<non mi interesso di ciò che fate per passare il tempo, mi basta sapere che lo fate lontano da me.>
Concisa e diretta, sempre più schifata nell'immaginarsi cosa potessero fare per sporcarsi così, ovviamente il tutto era solo un suo pensiero, pensato dalla sua mente narcisista e classista.
Per quanto ora l'altro fosse in "safe-zone", il nervosismo nei suoi confronti stentava a sparire.
<dovresti essere solo che grato della mia clemenza, inoltre avrai il privilegio di seguire la Bellissima Tyrsa.> Senza vergogna si impettisce nel dirlo, altezzosa più che mai. <spero che tu non fraintenda il mio gesto però, non sono solita a dare attenzioni a persone come te.> Palesando il fatto che lui ci stesse provando con lei, per quanto come opzione era apparentemente scartabile, la sua visione egocentrica la faceva pensare diversamente.
<in quel continente sconosciuto meglio partire senza un obiettivo preciso, sono sicura che se parto con un'idea, rischio solo di trascurare altre opzioni che potrebbero risultare migliori.>
Ciò che cerca deve spiccare in grazia e bellezza, possibilmente un cucciolo, così sarebbe stato più facile da addestrare.
<certo, ho molti occhi e orecchie che ascoltano e vedono per me in ogni dove, quindi ovunque troverai riparo, io saprò trovarti.>
Inquietante come cosa, ma vera, dopotutto una come lei è normale che possa avere un giro così vasto di informatori e non si fa problemi nel rivelarlo all'altro.
<se questo è tutto allora io mi congedo, se avrai qualche quesito da farmi potrai trovarmi alla Villa El Ashal, se dirai che sei venuto per me non dovrebbero esserci troppi problemi.>
Detto questo fece per andarsene, incamminandosi verso casa dove l'attendeva ancora il suo bagno, procrastinato da troppo tempo ormai..
A zonzo per Heliohapt |
