Magi 341

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  1. Grande Flusso
     
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    Fonte: @eleore
    Post originale di eleore: qui.
    Tradotto su tumblr: @magi-intothedungeon

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    • Ricominciando da dove abbiamo interrotto la scorsa volta, Alibabà dice ad Aladdin che dal momento che ci sono due avversari, dovrebbero combattere insieme.

    • Sinbad guarda Arba, che capisce al volo e dice che lei ed Alibabà devono proseguire. Dopo che Arba lo porta via, Sinbad spiega che voleva solo inviarlo nel prossimo dungeon e se avessero combattuto insieme non avrebbero potuto. Perché? Perché sono un Re e il suo Magi, un sistema in cui non ha fiducia.

    • Ciò significa che Aladdin dovrà affrontare i due Zepar da solo, e non è semplice. Sinbad lo attacca e mentre si difende, Serendine lo colpisce. Dal momento che si tratta di magia del Suono, pare che possono parlare con lui direttamente nella sua testa: entrambi gli chiedono se dovrebbero seguire la propria volontà o lasciarsi trasportare da altri.

    • Sinbad ci tiene a precisare da subito che la possibile risposta di Aladdin è piuttosto scontata – tutti gli umani dovrebbero vivere secondo il loro giudizio. Il Magi ci tiene comunque a dirlo e aggiunge che ha imparato a Magnostadt che nessuno ha ragione completa.

    • In risposta, Sinbad dice che Aladdin è stato “incaricato” di portare a termine questa sorta di missione come Magi da Ugo e Solomon, no? In altre parole, il suo modo di vivere come “magi” non è una sua scelta.
    Inoltre c’è una contraddizione: dice che le persone devono vivere seguendo la loro volontà ma lui non lo fa, viene influenzato.

    • Aladdin ci riflette su e dice che è corretto. Viene influenzato da Solomon, Ugo, Alibabà, Mogamett, Morgiana, Sinbad… praticamente da chiunque abbia incontraro. Sinbad ha ragione, il cuo pensiero non è solo per sé. È arrivato in questo mondo senza sapere nulla, e inizialmente seguiva semplicemente la guida del rukh. Tuttavia ha incontrato ed è stato influenzato da diverse persone, ed è cambiato. Ogni volta che si incontra qualcuno si cambia, ma non per questo si è guidati da qualcuno.

    • È nato nel Palazzo Sacro, in cui non c’è la concezione del tempo, e viveva solo con Ugo, che rispondeva come un robot. Ugo sapeva che per Aladdin era difficile, perché non poteva incontrare nessun altro. Se non si riceve l’influenza di qualcuno, non puoi evolverti. Non puoi andare da nessuna parte né diventare qualcuno migliore.

    • Aladdin comincia poi a riempire Sinbad di domande ─ cosa gli accadrà ora? Ora che è diventato Dio, cosa diventerà poi? Pensa che nessuno può raggiungere un simile stadio.

    • Sinbad lo guarda per un momento, poi ride – Aladdin è forse preoccupato che Sin rimarrà da solo? Il magi nega, e Sinbad commenta che è proprio un bravo ragazzo. Poi risponde che non ha mai sentito niente di simile alla solitudine di un Dio. Aladdin gli chiede cosa è successo ad Ugo, ma Sinbad risponde solo che sono stati David ed Arba. Rimane poi in silenzio quando Aladdin chiede se li considera compagni o eguali.

    • Sinbad dice poi che Aladdin ha parlato dell’evoluzione dell’individuo quando incontra altri. È la prima volta che parlano del Palazzo Sacro e dell’evoluzione umana. Sembra che ora parleranno molto.
     
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