A zonzo per Heliohapt

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  1. Tyrssa El Ashall
     
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    Era una giornata come tante a Rakotìs, dove il rovente caldo si contraddistingueva alla perfezione in quel luogo tempestato da ondate di calore. Per chi è originario di Heliohapt, questo non dovrebbe recare alcun problema -più o meno, ma la giovane Tyrsa era scocciata per ben altri motivi. Quel pomeriggio la nobile non aveva nessuna mansione, non che solitamente fosse diverso, a meno che non ci fosse di mezzo l'accademia, ovvero l'unico suo vero impegno dove riusciva a dimostrare realmente la sua determinazione nel fare qualcosa, e sebbene gli studi stavano procedendo nel migliore dei modi, dentro ha una singolare sensazione di vuoto, come se non fosse realmente soddisfatta dei suoi risultati, deve fare di meglio, può fare di meglio. Almeno la giornata di compere era andata a buon fine, era riuscita a farsi prenotare un ottimo gioiello da uno dei migliori fabbri del regno, una piccola distrazione che doveva concedersi.

    Le iridi verde smeraldo sono puntatate davanti a lei, senza incrociare minimamente lo sguardo con i passanti, tenendo il mento protratto leggermente verso l'alto, un atteggiamento degno del suo carattere. I capelli, lunghi quasi fino alle spalle, sono ovviamente di color bianco, andando a riprendere quello delle vesti, composte da una tunica che scende fino alle caviglie, legandosi ai lati della vita da un semplice tessuto di lino dorato; la veste si allarga al di sopra di questo, lasciandosi leggermente cadere verso il basso. Una staccatura ai lati dei fianchi fa intravedere quel che basta l'incarnato mulatto della Heliohapt, per poi ricucirsi in direzione del seno. A metà coscia vi è un ulteriore spacco, che rende più agevoli i movimenti delle gambe. Entrambe le braccia presenziano rispettivamente un'armilla dorata dalla peculiare forma di serpente. Non può mancare avvinghiato al collo Horus, un cobra reale simbolo di sfarzo per la popolazione locale.

    Libera da ogni pensiero, procedeva con passo lento, seguita da Samiah, una delle sue schiave preferite, la quale presenta i tratti tipici del luogo: pelle mulatta, occhi verdi e capelli bianchi, tagliati corti per comodità. Anche se è una servitrice, riserva qualche piccolo privilegio, basti guardare i vestiti che si differenziano dai soliti stracci che uno schiavo è tenuto a portare, che comprendono una lunga tunica che le arriva poco più sotto delle ginocchia, ben tenuta e pulita, cinta alla vita da un tessuto carminio, con qualche ricamatura del medesimo colore lungo i lati della veste. Un particolare che denota però il suo status sociale è il collare che le cinge il collo, adornato da qualche rubino, con un etichetta davanti dove vi è segnato le varie informazioni tra cui il suo proprietario.

    <ho sete.>

    Riferendosi ovviamente alla serva, senza degnarla però di uno sguardo o di una minima attenzione. Questa subito recepisce l'ordine indiretto e si precipita a cercare un posto dove poter trovare dell'acqua potabile, lasciando Tyrsa da sola, che di certo non si era arresta nel suo procedere verso casa.
     
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20 replies since 8/4/2017, 11:32   263 views
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