Incontro di Menti Affini

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  1. Alia Chandra
     
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    La prima cosa che Alia potè notare nello sguardo, intenso e immerso nei propri pensieri, della giovane di Musta’sim fu proprio la passione per la propria patria, raccontando per filo e per segno qualsiasi caratteristica le passasse per la testa, dalla storia della festività al motivo per cui le gemme costituivano una così grande importanza, fino ad arrivare alle curiosità più disparate.
    Rispetto a tanti giovani e anziani che aveva potuto incontrare, la fanciulla risultava tra i pochi che le apriva un mondo di cultura così vasto in una maniera tanto egregia ed emozionante.
    Non le parve per nulla un peso rispondere a delle domande che, in realtà, avrebbero creato noia negli animi della gente.
    Già quando mise piede sul suolo della nazione oramai rasa al suolo - ma in procinto di rinascere - potè respirare un'aura di festa particolare, a dir poco strana trattandosi di un evento appartenente ad un popolo oramai "estinto".
    Il desiderio di rimettersi in gioco era alto, cosa che conquistò l'approvazione della biondina.
    Aggiungere addirittura curiosità scientifiche riguardo la pietra scarlatta che tanto rappresentava quel popolo avrebbe reso ancor più interessante l'enciclopedia che con tanto amore stava portando avanti.
    Un gesto definibile materialista, certo, ma oramai era diventata una mera tradizione, un amuleto che rappresentava ogni essere dalla chioma turchese.
    Le fu abbastanza complicato osservare le reazioni, i movimenti facciali, fondamentali in qualsiasi discussione e relazione sociale, ma almeno la grande e magnifica luna permetteva quella leggera penombra utile almeno ad incrociare gli sguardi di due esseri viventi; sembrava avere molto a cuore la nazione, ed era comprensibile essendo una dei pochi superstiti: non poteva essere altro che una "purosangu" di Musta’sim, i tratti erano inconfondibili.
    Non dovette, fortunatamente, segnare tutto, diversi elementi eran stati notati in precedenza, grazie alla propria partecipazione al festival e, successivamente, all'acquisto di una di quelle gemme tanto amate dal colore tanto forte e ipnotico.
    Quella pietra catturava gli sguardi esterni, era così splendente e affascinante che difficilmente qualcuno avrebbe resistito dal comprarne una.

    《Diverse cose mi è stato possibile osservare durante la giornata, sono rimasta particolarmente colpita da questo evento, e non solo perchè fosse originario di una nazione distrutta anni fa.》

    Intervenne così nella discussione, lasciando intuire come le spiegazioni fossero state particolarmente esaustive; insomma, si stava convincendo sempre più che quella fanciulla fosse una fonte d'oro, così disposta a fornire informazioni e così completa nel darle.
    Cosa mai poteva chiedere di più.
    Tuttavia il suo compito non era di certo terminato, sarebbe durato ancora per molto.
    Prima di continuare con quella specie d'interrogatorio, Alia portò una mano tranquillamente all'interno della sacca, afferrando un altro sacchettino di velo, il quale conteneva la pietra tanto discussa in quel momento.

    《Non sono amante di certe cose tanto frivole, devo ammetterlo, ma apprezzo la raffinatezza di questa pietra preziosa.
    Avevo intenzione d'incastonarla, e con questo racconto ho ancora più voglia di farlo.》

    Quando qualcosa era evidentemente apprezzabile, era giusto farlo notare, senza troppi complimenti smielati, ma neanche con futile freddezza.
    Sfortunatamente, non credette che ciò sarebbe bastato per far levare la sua mano dal livello del cuore, qualcosa l'aveva evidentemente turbata, anche se Alia non era di certo l'elemento migliore nella consolazione; consigli buoni o cattivi era disposta a darli, ma di certo non era il tipo da dispensare affetto al primo passante - e neanche all'ultimo.

    《Tornando a noi... credo di aver abbastanza materiale per trattare di questa festività, non ho bisogno di altro, ma c'è altro di cui parlare.》

    Sentenziò lasciando un attimo di pausa tra una frase e l'altra.
    L'aria che si respirava in quella zona era così fresca; di tanto in tanto un vento leggero attraversava il territorio, scontrandosi con i corpi solidi, smuovendo le due chiome dai colori così opposti, colore del sole e del cielo.
    Portò pollice e indice sul mento, riflettendo su cosa potesse chiedere per prima - magari discutendo qualche informazione, senza obbligo di domanda, sarebbe spuntata fuori.

    《È un po' complicato parlare di una terra in procinto di risorgere ma sei in grado di trattare della politica adottata dal regno? Magari sia quella passata, che quella attuale, o perlopiù quella che ha intenzione di attuare.》
     
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9 replies since 17/5/2017, 12:23   52 views
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